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Tre Nerd conquistano l’ IKEA

Tre Nerd conquistano l’ IKEA

Bentornati cari lettori.

Se di cognome facessi Disney potrei iniziare questo racconto con ” C’ era una volta”, ma quanto sto per narrarvi non è successo tanto tempo fa, e nessuno dei protagonisti è una leggiadra principessa.
Tutto è cominciato una torrida sera della prima settimana di Luglio con il suono di un messaggio di What’s App: ” Vieni su Team Speak, è importante”; così uno sconcertato Evo si mise ad armeggiare con cuffie e microfono per raggiungere Koclife e Pakken nella stanza dedicata e capire quale tipo di problema fosse sorto.

” Stringi il DNS” ” Ma no, guarda che poi non possiamo scaricare a sufficienza” ” .. ping.. ” ” .. latenza.. ” ” …protocolli di networking..” ” .. click.. ” ” … doppio click..”  se capissi qualcosa di informatica potrei riportarvi correttamente ciò che dicevano, ma un mix di ansia ed ignoranza in materia mi hanno fatto scordare cosa si stessero dicendo in quel momento; per completezza ho riportato un estratto di ciò che mi pare di ricordare.

In sostanza la mia ansia era del tutto ingiustificata, sia Pakken che Koc volevano discutere di come ottimizzare lo spazio disponibile nella Stanza modificando la disposizione dei posti a sedere in modo da poter avere più spazio per i monitor ed evitare un’ abbronzatura da radiazioni per essere stati troppo tempo vicino al computer di qualcuno.
Dell’ argomento avevamo già avuto modo di discutere in occasione di una serata al BeerHouse di Bruino, senza però arrivare ad una soluzione condivisa: passare ad una disposizione ad L? Migliorare la disposizione attuale? Fare due tavoli separati? C’ era inoltre da tenere in conto lo spazio per i materassi ed il cibo. Ad oggi, mentre scrivo, guardo indietro e mi rendo conto che il problema non era di complicata soluzione, ma si sa, son tutti dei geni col senno di poi.

Se impiegassimo l’ energia che poniamo nel risolvere i problemi ed implementare ciò che già abbiamo disponibile per fare le LAN nello studio credo che ad oggi potremmo ricoprire le tre più importanti cariche dello stato: invece che studenti squattrinati saremmo Capo dello Stato, Capo del governo e First Lady.
Questa situazione non faceva differenza, ed armatici di metro ( in verità solo Pakken si è armato di metro, io e Koc eravamo comodamente svaccati a casa nostra N.d.r) abbiamo cominciato a valutare le varie opzioni, decidendo di mantenere un unico tavolo a linea retta attraverso la Stanza e di spostare unicamente il Server per avere un po’ di spazio per transitare.
Fatti due schemi al volo, il passo successivo era quello di prendere d’ assalto l’ IKEA per acquistare il materiale e riuscire ad avere tutto pronto nel giro di una decina di giorni, giusto in tempo per la LAN estiva; e fatto un rapido check delle nostre agende chiudemmo la conversazione decidendo che avremmo invaso il rivenditore svedese il giorno dopo. Preparate le bionde ed il legname che stiamo arrivando a fare razzia.

Il pomeriggio successivo, preparata l’ auto di Koc, unica station wagon disponibile a trasportare delle plance di circa due metri, abbiamo deciso che caratteristiche avrebbe dovuto avere il nuovo tavolo:
-Stabile
-Economico
-Facilmente lavabile ed antigraffio
-Krezproof.

Ed era proprio l’ ultima delle caratteristiche a preoccuparci maggiormente. Dopo un tour didattico in cui abbiamo esaminato ogni sorta di scrivania, piano e cavalletto, osservati con molto scetticismo, abbiamo fatto come ogni buon cliente maschio all’ IKEA: abbiamo puntato l’ assistente più carin… qualificata disponibile per farci aiutare nella scelta.

Dopo averle elencato tutti i possibili disastri incombenti sulle plance di cui avevamo bisogno lei ci guarda sconsolata e ci spiega con tono sommesso che nessuna scrivania IKEA può essere Krezproof: i piani sono pensati per bambini che amano colorare coi pastelli,  e non per resistere ad urti con oggetti scagliati a velocità di curvatura da un gamer delle dimensioni di Booker T.
Il suo ultimo consiglio ci lascia però un poco di speranza: i top da cucina potrebbero essere l’ ideale, robusti, stabili, facilmente lavabili. Potrebbero essere davvero la soluzione ideale di cui eravamo alla disperata ricerca.

Quando scopriamo che i piani da cucina sono pure in offerta non ci sembra vero e, presi dalla mania compulsiva di acquistare, nell’ arco di 10 minuti siamo diventati i fortunati possessori di 8 metri lineari di piano cucina, 20 gambe da avvitare ed una confezione di biscotti allo zenzero.
Mentre aspettiamo che i commessi si rendano conto della nostra esistenza e ci consegnino il materiale che abbiamo acquistato, una rivelazione folgora Koc: la sua Alfa è testata per tavoli da 2 metri, come poter sistemare plance più lunghe di ben 40 centimetri?  In preda ad una sempre più viva ansia da prestazione ci avviciniamo al bagagliaio argentato, e inizialmente un poco titubanti cominciamo a far uscire il nostro lato ingegneristico.

Se avessero consultato noi nella costruzione della Torre di Pisa non solo saremmo riusciti a costruirla dritta, ma saremmo riusciti anche a incastrare nel piano terra uno spaccio di Souvenir e un centro massaggi orientali, uno di quelli di classe ovviamente.
Con un sottofondo di grugniti, bestemmie, sudore ed imprecazioni di vario titolo il materiale comincia e venire incastrato nello spazioso baule; su un’ onda di emozioni e adrenalina ci troviamo però fermi dopo aver caricato il 75% del materiale, e senza la possibilità di stipare il rimanente.

Leggermente turbati ci prendiamo una pausa di riflessione discutendo se sia più opportuno abbandonare un sedile dell’ auto di Koc, viaggiare in modo illegale nel bagagliaio oppure noleggiare un furgone,  e visto che nessuna delle tre opzioni ci stimola particolarmente ricominciamo a giocare a Tetris con il bagagliaio ed i tavoli.
Non so quale santo ci abbia fatto la grazia ma con una risistemazione dei sedili, Pakken in braccio ad Evo e visibilità zero di tutto ciò che accadeva a destra del conducente ci siamo messi in viaggio per tornare a casa.
In una condizione tale che avrebbe fatto venire un orgasmo multiplo ad ogni agente della stradale con in mano un blocchetto per le contravvenzioni siamo riusciti ad arrivare vivi e senza perdite, se non si conta lo specchietto retrovisore dell’ auto sradicato dalla sua sede da un tavolone un po’ troppo espansivo.

Una volta consegnato il Prezioso Carico esattamente come in una missione di GTA, e ottenuta la nostra ricompensa, ovvero un diploma che attesta la nostra capacità di caricare l’ auto come una famiglia del Sud Italia che torna a casa per le vacanze, ci siamo messi a montare tutto, con l’ aiuto di un wild Krez apparso per vedere cosa avessimo comprato e dare una mano a montare.
Nel suono della plastica strappata e dell’ avvitatore Bosch a tutto regime, in un paio di ore i tavoli sono montati e pronti; un’ altra volta ancora la stanza è pronta ad ospitare 8 nerd con i loro PC, ma con un look tutto nuovo e molto più spazio per ogni persona.

La maggiore distanza disponibile salverà Giokawa dai gas di Koclife? Riuscirà Zio Malge a vincere il torneo di FIFA per la terza volta consecutiva? Ma sopratutto, riuscirà Krez a sedersi al posto di Pakken?
Se volete sapere tutto questo ed altro ancora allora rimanete sintonizzati per un prossimo episodio di ” LAN Party Chronicles”.

 

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Capo Redattore

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