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The Mists of Pianezza: Halloween SushiTournament

The Mists of Pianezza: Halloween SushiTournament

Quando ero un bimbo aspettavo il giorno di Halloween con trepidazione: nonostante non sia una festa legata alla nostra cultura per me è sempre stata sinonimo di compleanno.
Crescendo ho abbandonato l’hobby di andare a molestare i miei vicini con stupidi scherzi in cambio di dolci per passare ad attività ricreative più consone alla mia età come, per esempio, giocare a Fifa con gli amici in compagnia di sushi e birra.
L’anfitrione della serata è stato lo Zio Malge che, grazie alla casa libera, ci ha permesso di passare una gradevole serata all’insegna di ignoranza calcistica ed indigestioni alimentari assortite.
Ma cosa ha reso questo torneo tanto interessante? Non vi resta che leggere per scoprirlo.

La routine spesso annoia per cui, per ovviare a ciò, abbiamo deciso di creare una tabella di marcia leggermente diversa dal format a cui eravamo abituati. La struttura del torneo prevedeva tre gironi triangolari ed una successiva fase ad eliminazione diretta, seguita a sua volta da semi finali e finali a doppio turno prima della lotta conclusiva per il primo posto e per la gloria eterna.
Secondo un profilo tutto teorico avremmo dovuto trovarci a casa dello Zio Malge alle 18 circa per iniziare subito i gironi in attesa che il ristorante giapponese ci consegnasse a domicilio la cena, ma un buon piano sopravvive sempre fino a che non si prova a metterlo in pratica.

Ritrovo sotto casa di Koc “puntuale” alle 17:30, con Krez e Pakken che si presentano all’appuntamento in ritardo di 20 minuti puliti con musica a palla e gomito fuori dal finestrino, giusto per far capire le intenzioni della serata: oltre a me infatti si recano in trasferta due già campioni di Fifa, una stella ormai in calo di rendimento e Krez. Nessuno lo dice ad alta voce, ma lo sanno tutti che questa è la sua volta.
La strada è abbastanza corta e in una manciata di minuti raggiungiamo la nostra destinazione e troviamo ad aspettarci alcune vecchie conoscenze. Da Zio Malge ci aspetta infatti Heisenberg e presto ci raggiungono Xeaster, Darkman e Paolo. Mentre a turno ci esercitiamo ai rigori alla postazione pc, il buon Koc sale in cattedra e comincia a dirigere la nostra serie disarticolata e dissonante di richieste di cibo in una melodia concreta. Parole scagliate alla rinfusa, tra un sorso di birra ed un calcio piazzato, si trasformano in ordinate liste di numeri e alla fine anche il menù cartaceo di Japs si profonde in un inchino di fronte a tanta maestria e capacità gestionale.
Grazie alla sua mostruosa efficienza in poco meno di 15 minuti tutti i nostri desideri si trasformano in 240 € di ordinazione che, ci promettono, verrà recapitata in poco più di un’ora.

All’interno dei gironi nessuno riesce ad imporre un vero e proprio predominio tanto è vero che tutti meriterebbero almeno una partita in più rispetto a quelle giocate per la grinta e la combattività dimostrate, ma purtroppo alla fine del primo turno Koc, Darkman, e Paolo sono costretti ad abbandonarci non avendo abbastanza punti per accedere alla fase ad eliminazione diretta.
Li seguono a ruota Pakken, Evo e Xeaster. Lasciano il campo ai top 4 che vanno a giocarsi le semifinali per il titolo. Peccato per Pakken che è sconfitto ancora una volta più da una sfortuna inconcepibile che da suoi reali demeriti durante le partite (24 i tiri in porta contro Xeaster, nella cornice di una partita persa, poi 0-1 con due uniche azioni sotto porta da parte dell’avversario).
Dopo i due match contro Heisenberg purtroppo è Giokawa a dover abbandonare il campo mentre la sfida tra Krez e lo Zio Malge assume i contorni dell’inverosimile: è Krez ad uscirne sconfitto. Peccato perché non se lo aspettava nessuno, dopotutto questo era il suo torneo.

Prima di raccontarvi della finale, disputata tra lo Zio ed Heisenberg, è giusto spendere due parole per descrivere Fifa 17 nel caso qualcuno di voi lettori sia incerto se acquistarlo o meno. Gli sviluppatori hanno ulteriormente migliorato il processo iniziato con Fifa 16 mirato ad evitare, quando possibile, situazioni in cui ogni azione si basava su un doppio passaggio filtrante, palla ad una punta con più di 85 di velocità,  corsa a rotta di collo verso la porta avversaria e palla in buca.
Le migliorie pensate per avere delle partite costruite sulla capacità di creare un proprio gioco introdotte nello scorso capitolo hanno però dato vita a situazioni talvolta paradossali e spesso frustranti per i giocatori un po’ meno esperti nonostante l’utilizzo del passaggio assistito.
Per giocare in modo profittevole a Fifa 17 bisogna allenare un po’ il colpo d’occhio per anticipare le chiamate dei passaggi perché i giocatori sono più lenti nel rispondere alle azioni che comandiamo loro. Questa maggiore lentezza, che inizialmente ci può sembrare identica alla legnosità tipica dei giocatori dei Fifa Old Gen, è solo apparenza: chi di noi si è presentato al torneo con un po’ di pratica alle spalle è stato in grado di impostare geometrie di gioco di tutto rispetto esaltando l’idea Guardiolana di Tiki Taka (non marca di ricordarcelo Pierluigi Pardo, commentatore in Fifa 17, che, secondo i calcoli algoritmici improvvisati da Xeaster, ogni 33 minuti di gioco celebrava il nostro approccio spagnoleggiante al calcio).
Per la gioia di quelli tra di noi più scarsi in difesa i portieri hanno ricevuto un boost non da poco in termini di prestazioni: molte parate monumentali sono state infatti la prima tra le concause alla base di partite terminate con così poche reti e così tante bestemmie.

Dopo questa breve (mica tanto breve) digressione è giunto il momento più atteso da tutti: il racconto della finale. Nonostante la stanza sia piena di persone che sono state a vario titolo escluse dalla competizione, tutte intente a farsi beneamatamente i fatti propri, il fischio di inizio agisce esattamente come una calamita: man mano le persone si zittiscono ed impercettibilmente cominciano a convergere per essere a portata di schermo.
La prima vera svolta arriva circa a metà del primo tempo quando un rimpallo sfortunato favorisce il primo goal della partita: pallone vacante davanti ai centrali di difesa, Heisenberg agisce da rapace vero ed insacca alle spalle di Buffon. La sfortuna obbliga lo Zio ad alzare la squadra per poter arraffare il pari e tornare in partita, ma la chance giusta non si presenta e le squadre vanno a bersi un the caldo negli spogliatoi sull’ 1-0.
Il secondo tempo è più ricco di emozioni e le occasioni fioccano, ma la fortuna non arride allo Zio che trova sempre il portiere di Heisenberg sulla strada per il pareggio.
Il silenzio teso dell’inizio è acqua passata: cominciano a piovere previsioni sul risultato finale e in un brusio concitato giunge il secondo goal della partita. Vorrei potervi dipingere una scena epica composta da cross, sponda aerea e successiva rovesciata sotto il sette, ma la verità è che mi stavo versando un bicchiere di vino per cui non ho la più pallida idea di come siano andate le cose.
Il tempo è poco purtroppo e lo Zio non riesce a colmare il gap nei pochi minuti che precedono il fischio dell’arbitro: la corona di alloro spetta quindi ad Heisenberg, vincitore del torneo di Fifa autunnale che conquista così la sua seconda onoreficienza firmata Feliznavidad.

I festeggiamenti durano poco perché data l’ora la gente la prenderebbe un po’ a male se venisse svegliata dalle nostre celebrazioni.  Raccolti gli avanzi della cena usciamo come spettri nella notte che per l’occasione ci regala una nebbia adatta all’atmosfera di terrore che dovrebbe circondare il 31 di Ottobre.
Nel tragitto in tangenziale una placida sonnolenza si spande per tutto il veicolo, alle recriminazioni di qualcuno rispondono i buoni propositi di altri: che le parole di Krez siano di monito a tutti, perché la sua granitica previsione è che, sia quel che sia, il titolo sarà suo alla LAN di Natale. Ormai è una certezza.

Io mi chiedo se ci riuscirà, nel dubbio voi continuate a seguirci perché quando quel giorno arriverà vi prometto che sarete i primi a leggere la cronaca dell’ascesa di Krez fin sulla vetta dell’ Olimpo calcistico.
Vi ringrazio per aver avuto la pazienza di leggere tutto fin qui e vi chiedo, mentre ci siete, di condividere l’articolo in giro perché devo a Koc 13 € ed ho bisogno di un aiutino dai vostri click.

-Evo-

Capo Redattore

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