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Il giorno in cui Koclife giurò di vendicarsi della Ubisoft.

Il giorno in cui Koclife giurò di vendicarsi della Ubisoft.

Questa storia ha radici che si perdono nei meandri della storia. Racconterà la storia della relazione tra Koclife e la Ubisoft. Nessuno sa quando tutto cominciò. Attenti studiosi datano l’inizio di questa faida di sangue nel lontano 2009.
Il nostro caro compagno era in trepidante attesa del lancio di Watch Dogs, ma a pochi mesi dal Day-1 ecco che il seme dell’odio venne piantato.

La casa francese, per improbabili motivi di organizzazione esterna e ritardi sulla tabella di marcia, decise di posticipare il lancio di quasi un anno. Questo fu il primo passo di un conflitto destinato a diventare leggendario.
Con calma e flemma Koc si decise ad affrontare la questione.  Come Il Samurai Leggendario* si incamminò sulla via indicata dal bushido per ottenere combattendo quanto gli era stato negato dal tracotante usurpatore francese.
Vuoi per la tradizionale propensione francese all’arrendevolezza, vuoi per la deteterminazione nostro samurai made in Poland fatto sta che i programmatori allarmati si misero a lavorare  per rilasciare il gioco incriminato, sempre con lo spauracchio dell’acciaio sospeso sul collo.

Koc riuscì così a vincere il suo primo confronto diretto con la softwerhouse di Montreuil.  Gli eventi che compongono però la ‘Saga di Watch Dogs’ non terminano qui. La passione sfrenata dei francesi per la partigianeria, che riemerge ciclicamente ogni volta che un qualche straniero conquista la loro terra, non tardò a colpire il nostro amico. La reazione di Ubisoft arrivò mentre si godeva i frutti della sua vittoria, accingendosi a giocare col titolo tanto agognato.

Un gruppo di servili adepti degli uffici legali, stretta un’alleanza di comodo col servizio clienti, gli interdirono l’accesso al multiplayer, millantando delle irregolarità formali nell’acquisto.
Koc, riconosciuta suo malgrado la sconfitta, giurò che ogni prodotto Ubisoft sarebbe stato bandito dal suo regno.

Il tempo passa ma il rancore resta, solo lievemente temperato da parentesi più liete. Non si può tornare all’idilliaco rapporto del passato, ai tempi di Assassin’s Creed e Giulia Passione.

Passato poco più di un quinquennio arriviamo ai giorni nostri.  Dopo gli anni passati a percorrere la via che si era tracciato si giunge a un bivio. Un sentiero nuovo ed imprevisto era comparso sulla traccia fino ad ora tanto fedelmente seguita.
E’ noto che il Male appare con le fattezze più disparate. Koc avrebbe saputo affrontare le insidie poste di fronte a lui se fosse stato conscio del pericolo, ma proseguiamo con ordine.
I sensi di un guerriero sono sempre tesi allo spasimo per individuare le minacce incombenti, ma può capitare che il pericolo, se presentato sotto forma di un volto amico, possa ingannare anche gli occhi più inquisitori.

Evo ed AlbertBucker, allo sguardo di Koc due amici, all’atto pratico due persone corrotte dall’influenza Ubisoft si trovarono in rotta di collisione con il nostro protagonista e lo portarono ad abbassare la guardia e ad accettare un offerta di pace, con melliflue promesse di entusiasmanti partite multigiocatore, sempre risolte sul filo del rasoio.
I francesi come i greci dell’Iliade. Iliade 2.0, giocata ancora su schemi psicologici ma combattuta con pacchetti di dati e bug casuali, anzichè con bronzo e fuoco.

La riunione tra i due protagonisti di questo racconto fu idilliaca per circa 17 secondi, prima del collasso degli equilibri e del seguente divorzio, definitivo ed inappellabile.

Gli interminabili Giga di aggiornamento, i bug della fisica di Rainbow 6: Siege, infiniti problemi di rete e, come ultimo affronto, il gioco messo in sconto al 40% il giorno dopo l’acquisto hanno comportato in Koc una devastante reazione a catena che ‘ Control – Alt – Canc > Pannello di Controllo > Delete Uplay > Yes ‘ per porre fine ad un matrimonio rinato senza più la scintilla d’amore necessaria in ogni relazione.

Quale sarà il futuro delle parti in causa? Questo non lo possiamo dire con certezza. Sappiamo tutti però che la Ubisoft, dopo essersi inimicata l’ex dittatore panamense Noriega ed il governo della Bolivia, si è creata con le proprie mani una vera e propria nemesi. L’arcinemico che più di tutti dovrebbe temere.
Nell’attesa di vedere che cosa escogiterà il nostro compagno, aspettando il suo piano volto alla distruzione totale ed assoluta di Ubisoft, sappiate che si è liberato un posto per giocare con Evo ed AlbertBucker a Rainbow Six: Siege. Vi aspettiamo numerosi per colmare il vuoto che ha lasciato nella squadra l’addio di Koclife.

 

Continuate a seguirci, e come sempre grazie a tutti per aver letto questo nuovo articolo.

-Evo-

(* Il Salurai Leggendario corrisponde alla persona di Miyamoto Musashi)

 

 

 

 

 

 

Capo Redattore

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